Con grande piacere e soddisfazione ecco il mio nuovo romanzo edito da Giulio Perrone Editore.

L’argomento è chiaro: titolo e copertina non mentono.

Non è però una classica biografia di taglio giornalistico, ma un vero e proprio romanzo nel quale il protagonista (voce narrante), racconta le gesta calcistiche del proprio idolo Marco Van Basten, che segue per gli stadi di tutta Europa.

MVB

“Anni ’80-’90. La tua squadra è l’immortale “Milan degli olandesi”, di cui ti sei innamorato quando è arrivato “lui”. Un giocatore che fa trattenere il respiro a tutto lo stadio, perché quando è protagonista dell’azione succede sempre qualcosa di incredibile. E altissimo, agile, veloce, con un tiro incredibilmente potente. Si muove e gioca con una naturalezza che sembra istinto, ma ha una precisione chirurgica. Stoppa, dribbla, finta. Precede i tiri dal dischetto con l’indimenticato saltino. E capace di una rovesciata che sembra irreale per quanto netta e definita. Ma qualsiasi cosa faccia, immancabilmente segna. Allo stadio il boato del pubblico è deflagrante e subito si crea un collage interminabile di braccia che si stringono, mani che si scuotono, visi sconosciuti che sorridono estasiati. E tu sei lì a goderti il doppio spettacolo: in campo e sugli spalti. Perché un gol è un gol, ma se lo segna il tuo campione preferito è gol ancora di più. Lui è Marco Van Basten. E tu sei lì per lui.”

E’ uscito in questi giorni, per Giulio Perrone Editore, la raccolta di racconti “Da Antognoni a Zico. I più grandi numeri 10 della storia del calcio“, che contiene il mio racconto “Sfonda la porta, Gullit”.

Ecco cosa contiene la raccolta:

Il numero 10 non solo come numero stampato dietro una maglia da gioco. Numeri 10 all’interno
del rettangolo verde, ma anche, o forse soprattutto, fuori. In rettangoli infinitamente più ampi o infinitamente più ristretti, a seconda delle circostanze.
Numeri dieci che sono presenti anche se in realtà portavano il 7, o il 14, o il 21. O che non sono presenti nonostante l’abbiano portato per tutta la carriera disegnato pure sui calzettoni. Numeri 10 molto famosi oppure molto meno famosi. Perché la fama spesso è aleatoria, il ricordo del 10 in chi il 10 lo ha sognato una vita intera, spesso no.
Perché il numero 10 è una categoria dello spirito. Un bicchiere vuoto, ma pronto a essere nuovamente riempito, sul bancone di un bar. Un tiro a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali proprio al 90esimo. Un bacio su una lacrima di gioia o di sconforto. Un gol di mano quando proprio non si dovrebbe. Eppure. Da Maradona a Pelè, da Zico a Zidane fino a Totti, Del Piero, Matthaus, Eusebio. Tutti i più grandi giocatori della storia del calcio raccolti in un unico libro di storie, sensazioni, vita sportiva.

Racconti su: Giancarlo Antognoni, Roberto Baggio, Dennis Bergkamp, George Best, Éric Cantona, Johan Cruyff, Alessandro Del Piero, Agostino DiBartolomei, Alfredo Di Stéfano, Eusebio, Luís Figo, Paul Gascoigne, Mágico González, Ruud Gullit, Gheorghe Hagi, Matthew Le Tissier, Leonardo, Roberto Mancini, Diego A. Maradona, Lothar Matthäus, Sandro Mazzola, Lionel Messi, Pelé, Michel Platini, Raul, Gianni Rivera, Romario, Ronaldinho, Cristiano Ronaldo, Rui Costa, Dejan Savicevic, Omar Sívori, Francesco Totti, Zico, Zinédine Zidane e Gianfranco Zola.

Immagine

In questi giorni è uscita, per Giulio Petrone Editore, l’antologia “Da Andrade a Zagorakis – Bidoni meteore dellaSerie A”, che contiene il mio racconto “Le dimensioni (delretropassaggio) contano”.

Ecco di cosa parla la raccolta.

Chi è arrivato con l’impegnativo quanto poetico soprannome di “Uragano azzurro”, senza che dopo un anno intero qualcuno capisse a quale caratteristica fisica o tecnica questo poetico e impegnativo soprannome si riferisse. C’è chi, da attaccante, ha fatto un unico gol in campionato, scatenando la furia cieca dei propri compagni di squadra. Avevano scommesso sulla loro sconfitta, l’attaccante spuntato unico ignaro. Tanto, quando segna quello? Devono aver pensato.
C’è chi era bello e impossibile fuori dal campo, ma sul rettangolo verde precipitava nella mera possibilità del brutto. C’è chi in patria era un celebrato fuoriclasse e giungendo qui è rimasto solo celebrato. Senza specificare con che tipo di delicati epiteti.
Ma c’è anche chi ha trovato altrove montagne di gol e applafare. quando qui da noi ha raccolto
solo manciate di pali a porta vuota e pernacchie. C’è un po’ di tutto, insomma, in questa raccolta
di protagonisti del calcio, in qualche occasione loro malgrado.
Ma un unico filo rosso a tenerne unita la trama: l’essere strapagati per fare una cosa che non sapevano fare.

O almeno che qui da noi non hanno saputo fare.

Per saperne di più o acquistare una copia del libro, ecco il link.

193430751

In questi giorni è uscita per Giulio Perrone Editore l’antologia “In giro per l’Italia in Vespa”, che contiene il mio racconto “AMCAB (All Municipal Cops Are Bastards)”.

Ecco di cosa parla questa raccolta di racconti.

Alex è il tipico ragazzo inglese: alto biondo e dinoccolato. È pieno di passioni, ma la prima è certamente l’Italia, con tutto quello che la rappresenta: da Giuseppe Verdi a Sophia Loren, da Caravaggio al dolce suono della lingua del “belpaese”. E infatti, dopo averla studiata per anni, vuole scoprire se i posti e i luoghi che le hanno dato i natali sono altrettanto belli. Decide di farlo con l’oggetto di culto che come pochi altri riesce a identificare l’Italia: la Vespa. Bella, con una storia leggendaria alle spalle, ma capace ancora di sfrecciare sulle strade e nei ricordi. Esattamente come il suo fascino. Se l’Inghilterra che ha visto nascere il nostro Alex spesso si fa accompagnare da una nuvola “fumo di Londra”, l’Italia invece lo accoglie con un sole sempre pronto a illuminare i suoi passaggi e paesaggi, con la brezza leggera di una stagione color miele che sembra essere così dolce solo nella penisola mediterranea. E Alex se la gusta tutta a bordo della sua Vespa 250 rosso fuoco, che ogni tanto lo lascia a piedi facendosi coccolare dalle sapienti mani di un meccanico del tutto inaspettato, e altre volte diventa la sella di un romantico giro a due, stretti, vicini. Da Torino a Catania attraverso Milano, Verona, Firenze, Roma… Napoli e tante altre mete, anche improvvisate. Un’avventura all’italiana accompagnata dal suo accento alla Stanlio e Ollio che rende Alex irresistibile. Jeans da battaglia e uno zaino stracolmo sempre in spalla, così Alex ci porta tra i Castelli Romani, nella storia imperiale di una Milano “concentrica”, a Verona dove un panino gli va di traverso, e poi Modena che diventa cornice di una nuova dolce vita, a Firenze che sgombra la mente da qualsiasi pensiero, e poi Pescara che pare abbracciarlo, Andria con le sue dolci e succose burrate e Napoli, lontana da qualsiasi immagine stereotipata. Noi siamo in grado di seguirlo, tra le tortuose strade solcate dalla sua due ruote da film, grazie a un diario di bordo, un resoconto di questa immersione nelle bellezze italiane e di tutti gli incontri fatti, spesso per caso. Sempre i più belli. Un racconto che non sembra fatto di parole, ma pare la cornice perfetta di questo “viaggio d’amore” per l’Italia tutta.

Se vi interessa sapere altro e/o acquistare una copia del libro, ecco il link.

vespa

In questi giorni L’Erudita ha pubblicato l’antologia “Storie in 100 parole”, che contiene il mio micro romanzo “Casa Chiusa”.

Ecco qual è l’idea dietro questa raccolta di storie.

Scrivere un romanzo in 100 parole necessita di centellinare ogni verbo, soggetto o congiunzione per esprimere un’idea, una storia di senso compiuto in poco, pochissimo spazio. Il risultato è stato quello di riuscire a mettere insieme più di cento autori che con la loro fantasia spaziano dal fantasy al noir, dal soft-erotico al drammatico e perché no ad una scrittura comica. Tante, tantissime storie che grazie alla loro brevità ci permettono di tuffarci in pochi minuti a volte secondi in situazioni, momenti, istantanee che riescono a descrivere molto bene il mondo che ci circonda. In fondo in un momento in cui la scrittura vive di spazi limitati sui vari social network e soprattutto su Twitter, riuscire non solo a creare delle suggestioni ma addirittura a costruire un micro-romanzo che funzioni in modo autonomo e profondo, sembra davvero una sfida necessaria.

Se vi interessa saperne di più, ecco il link.

Se volete comprarne una copia, potete andare qui.

cop (1)

PAUSA!

Pubblicato: 28 luglio 2013 in Vita Vissuta

Presentazioni di “Sei uno zero”.
Nuovi progetti in corso (ben quattro…).
Estate.
Questi i motivi per cui latito un po’ dal blog.

Ma continuate a visitare la pagina, il prossimo post potrebbe uscire presto, nonostante tutto!